... la Kubel DAK ... 1.6

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... soggetto Dragon







.................... dove c'è parecchio da fare per ricavare un buon risultato

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si sprecano gli interventi da fare per un'accettabile dose di realtà



... come per esempio la curvatura dei bordi parafanghi fa addolcire parrecchio, una delle note di replica stonate quanto evidenti sulla Kubel Dragon

:cyclops:

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La comparativa tra i lati opposti.


Vista l’anatomia della Jeep americana e quella della Kubelwagen tedesca, per chi è interessato do il loro profilo generico.
L’americana costa il doppio della tedesca. Deriva da un progetto autocarro leggero a quattro ruote motrici, con motore 2160cc a benzina da 60cv 3 marce normali e 3 ridotte.
La tedesca deriva dalla Tatra cecoslovacca a due ruote motrici, un motore boxer raffreddato ad aria da 26cv di 956cc a 4 marce, una riduzione fissa è montata sulla presa dei semi assi.
La Jeep vanta un telaio vero e proprio indipendente dalla carrozzeria smontabile, ed è una derivazione automobilistica come concezione classica, data da sospensioni a balestre con ammortizzatori d’oscillazione.
La Kubelwagen è l’innovazione del pianale portante, leggero e semplice da realizzare. L’anteriore è su barre di torsione, come le due sospensioni indipendenti posteriori.
Entrambi i veicoli hanno carrozzerie in lamiera stampata a sezioni separate saldate tra loro, la semplicità di costruzione ne portava il numero giornaliero soddisfacente per l’esigenza sulle forniture.
La Jeep lasciata in Italia dalle truppe alleate in un numero elevato è la più nota come residuato bellico, tanto da accrescerne la fama dopo il conflitto mondiale relegandola come il prototipo della fuori strada per eccellenza. In effetti, alla Jeep si devono le progenie sorte attorno la suo schema meccanico i generale.
La Kubelwagen ha lasciato un’eredità di tutt’altro tipo ispirando la popolare auto tedesca e diventa Volswagen dando l’inizio ad una carriera sfolgorante che l’ha portata in tutto il mondo.
L’americana con le quattro ruote motrici è sempre andata ovunque e lo stesso ha fatto su ogni terreno la tedesca a due sole ruote in trazione. Come mai? La Kubel con il suo peso piuma “galleggiava” sui terreni difficili, siano stati essi fangosi oppure le sabbie del Sahara africano, non l’hanno messa in difficoltà. Da noi se ne vedono poche perché i tedeschi in ritirata l’hanno fatta sui veicoli, senza lasciarsi sacche di operative dietro di loro. Facili da trovare nei paesi dell’est dove i tedeschi lasciarono ingenti quantitativi di veicoli abbandonati.

L’interesse modellistico su soggetti apparentemente solo da montare, solletica la curiosità e porta una conoscenza stessa sul veicolo che tratti come oggetto, diventando gioco forza capirne la reale conformazione meccanica e storica nel contempo. Difficilmente mi sono accontentato dello sterile montaggio fin dagli inizi di questa lunga via modellistica senza occuparmi delle caratteristiche intrinseche, conoscere occupa una parte dell’interesse sullo specifico soggetto e ne aumenta l’interesse. L’ho riscoperto con piacere su questi due ultimi plasticoni che seppur rozzi e da evitare come acquisti, si sono meritati una sia pur loro blanda attenzione.

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... dicevo sui troppi e vistosi errori di questo soggetto



... la lunghezza del parabrezza è di un cetimetro in più

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... bisogna ricavarne uno in scala



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... da montare senza indicazioni



... quindi arrangiarsi


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... ho tolto un millimetro sullo spigolo dei parafanghi



... perchè li hanno stampati con uno spigolo


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... sono due le modifiche da fare



... la prima portare nella giusta posizione il supporto delle frecce di direzione, che deve essere parallelo alla vite del parabrezza come sull'originale Kubelwagen

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... la seconda è sullo specchio retrovisore



... anch'essa necessaria

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... gancetti e motori tergi con cavi elettrici





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... la ruota di scorta anche questa da modificare per lo stampo sbagliato



... i cavi elettrici sul faro

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... si passa alle portiere ... cerniere d'apertura e maniglie funzionanti o vola dalla finestra ..... :mrgreen: :mrgreen: :geek:

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... e se avete voglia vi fate il copri parabrezza



... i riflessi della luce sui parabrezza erano fatali per i veicoli

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... ed anche la copertura è fatta

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... continua l'odissea



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... il fermo del parabrezza alzato

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... la catenina di ritegno sul tappo bemziana

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... portiere apribli



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... maniglie funzionanti

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... e lo Sven che è un prudente



... ti mette il lucchetto sul bullone :mrgreen:

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... l'avvisatore acustico con il suo cavetto elettrico



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... le staffe per i sedili



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