Sturmgeschutz G

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... costruito come artiglieria d'appoggio e usato in seguito come cacciacarri terminò il conflitto impropriamente da carro armato come ultima risorsa ...







... derivato dal panzer III e facile da produrre







... armato con un cannone da 75mm







... se ne fate uno fatelo al meglio della possibilità modellistiche







... un soggetto personalizzato conservato per anni emerge sempre nel tempo rispetto alle standarizzazioni banali



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La prima unità a ricevere gli StuG III fu la Sturmbatterie 640 (640ª batteria d'assalto), che ebbe i veicoli prototipo (prima che fosse prodotto l'Ausf. A), che il 10 aprile 1940 fu inserita negli organici dell'Infanterie regiment Grossdeutschland (nucleo originario della divisione e poi corpo d'armata Grossdeutschland), ridenominata 16 Sturmbatterie[1]. la 16 Sturmbatterie entrò in combattimento (prima unità di StuG III ad impegnare il nemico) l'11 maggio 1940 nel villaggio di Villers, nell'area di Sedan, dove impegnò truppe di cavalleria francese, distruggendo completamente il battaglione da ricognizione che contrastava l'avanzata. Il positivo risultato di questo combattimento rese gli StuG III molto popolari fra la fanteria tedesca. Gli StuG III furono utilizzati anche nella campagna dei Balcani (Operazione Marita) e nelle prime settimane dell'Operazione Barbarossa (invasione dell'Unione Sovietica), con risultati positivi finché erano impegnati da fanteria, ma con gravi manchevolezze quando erano impegnati da forze corazzate, considerando sia la minore protezione sia l'armamento inferiore rispetto ai T-34 ed ai KV 1.

Con l'entrata in servizio dello StuG 40 l'impiego di questi mezzi si diffuse su tutti fronti in cui erano presenti le forze tedesche, quindi i vari modelli operarono in Italia, Francia, Unione Sovietica e, alla fine della guerra anche in Germania. Inizialmente inquadrati come batterie d'artiglieria, gli StuG a partire dal 1942 furono inquadrati nei reparti anticarro e, dalla seconda metà del 1944 in poi, furono addirittura inquadrati nei Panzerabteilung (battaglioni carri) nelle divisioni corazzate.

Gli StuG III furono dati anche ad alcuni stati alleati. In particolare in Italia dovevano equipaggiare il reparto controcarri della Divisione Centauro II (indicata anche come Divisione M) ed un certo numero di veicoli erano già operativi con la divisione a nord di Roma. Dopo l'8 settembre furono riacquisiti dalla Wehrmacht ed utilizzati nella campagna d'Italia.

Almeno uno di loro è sopravvissuto. Trovato nella località Le capanne nel maggio 1990, è stato restaurato dalla locale associazione carristi ed esposto in piazza Garibaldi a Castiglion Fiorentino dal 1993. Esso è un modello costruito fra il 1942 ed il 1945[2], ha placche da 30 e 50 mm e un cannone da 75 mm lungo. Attualmente è un monumento per i carristi caduti di tutte le guerre, sistemato su di una piattaforma di cemento inclinata.



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... non sempre apprezzato il panzerotto ha ottime capacità trialistiche e se preparato con cura e zavorrato solo il KV1 lo supera in prove impossibili, Poi che ne farebbe un soggetto da collezione si assicura un modello prestigioso ...



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Bellissimo modello, l'autore chi è

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... tale tomhugill inglese



rctankwarfare



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Grazie Sven.

Sven Hassel ha scritto:

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... tale tomhugill inglese



rctankwarfare



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Bellissimo Sven. Complimenti.

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... da noi hanno provato senza successo la preparazione pittorica da commercializzare dove l'ambizione individuale italiana portava al fai da te completo, cioè, verniciatura intesa ...

L'estero non possiede abilità manuali pari alle nostre e si trovano alcuni professionisti che eseguono pezzi unici su commissione.

... durante l'epoca d'oro ero subissato di richieste e verniciai decine e decine di tank per terzi (fu mia la prima zimmerittatura antimine scolpita sul Tiger) ora di proprietà romana. Il soggetto presentato non è realistico, ma rivela la cura certosina dell'autore sull'uso cromatico del colore nonche sapienti ritocchi, accessori foto incisi e il carico di bordo completa l'insieme degnamente. In Inghilterra meno di un migliaio di sterline l'autore non lo cede. Molti se non la maggior parte si trovano sulle aste partendo da poche sterline salendo parecchio ...

In America sono moltissimi i collezionisti che acquisiscono questo tipo di modellismo a scatola chiusa.

.il soggetto presentato con molte probabilità non è stato neppure avviato.



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... solo su ordinazione



















... Tom è indubiamente bravo







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... i soli accessori come valore aggiunto portano il costo molto alto







... da noi ambizioni collezionistiche d'alta qualità non se ne parla neppure



....... da notare la botola del caricatore a filo torretta che ignorano tutti  











E' evidente che Tom non si limita sulla verniciatura coinvolgendo l'intero soggetto per la massima resa possibile.



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